icing the puck giallonera

dal sito di beppe grillo..., liberi di pensarla come volete

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frank.b.y.always
view post Posted on 17/4/2010, 23:03 by: frank.b.y.always
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Le vacche sacre

www.youtube.com/watch?v=bJ40USt7yAU

Come ti volti in Italia ti ritrovi tra i piedi una vacca sacra. Se ne vuoi fare bistecche o cerchi di spostarla dal tuo cammino, o semplicemente dici che si tratta di una vacca, magari magra, allora intervengono i custodi della vacca sacra. La vacca, perché di una vacca si tratta, è spesso ignara di tanta attenzione e continua a fare quello che sa fare, brucare l'erba, aggirarsi per i media che la invitano a esibire i suoi stenti muggiti.
Resta celebre il culto della vacca Veltroni al Lingotto di Torino. Per mesi fu adorata dai giornali come il vitello d'oro dal popolo ebraico (che però se ne liberò). Topo Gigio invece infesta ancora la direzione del fu partito pdimenoellino con le sue torte di giornata. La vacca che doveva succedere ad Agnelli, il ruminante erede dell'Avvocato, per anni fu protetta da tutto l'arco costituzionale, da Fassino a Bertinotti, dalla Repubblica al Corriere della Sera. Era una vacca vorace, affamata di dividendi: il tronchetto dell'infelicità, il quadrupede (o quadrumane?) che da tempo passa le sue giornate al tribunale di Milano ad affermare che era un Presidente ignaro delle attività dei suoi collaboratori. Una vacca incapace di intendere e di volere.
Le vacche sacre si riconoscono dal numero di citazioni in prima pagina, dalla loro presenza nei talk show, dalla loro superiorità morale. Le vacche sacre decadute, quasi tutte lo diventano prima o poi, non vengono macellate, ma riciclate con moderazione. Le si interpella per un parere, per la presidenza di una banca, per un'intervista della domenica. La vacca sacra è sempre "politically correct": umanitaria, anti razzista, progressista, non violenta. Una vacca tira l'altra, scrittori, giornalisti, politici, il loro consumo mediatico è continuo. Le vacche sacre possono depredare i pollai e mangiare le galline. In quanto sacre e in quanto vacche (se fossero volpi sarebbe un'altro discorso) nessuno può sparare loro. Le vacche sacre hanno i loro protettori, come Krishna in India. In Italia più che protettori in senso alto hanno dei miserabili papponi che creano miti per distrarre i cittadini mentre scappano con la cassa. Chi sono le vacche sacre di oggi? Non si può dirlo, ma solo pensarlo. Chi non ha paura delle vacche sacre scagli (contro di loro) la prima pietra.


Il Lambro da respirare

www.youtube.com/watch?v=YMwcYas_9CE



I fanghi inquinati del Lambro si possono respirare. Ora, con gli inceneritori si può!
"C'è da rimanere allibiti. Il Tg1 di Minzolini delle 20 di giovedì 15 aprile ha fatto apologia di reati ambientali con il servizio "dalla disgrazia del Lambro un opportunità". Bruciare nell'inceneritore di Piacenza gestito da Tecnoborgo Spa società del gruppo Enia Spa, 600 tonnellate di rifiuti provenienti dalla barriera di Isola Serafini "imbevuti di petrolio ed olii combustibili" (rifiuti speciali potenzialmente pericolosi) non è possibile in quanto quell'inceneritore è autorizzato per soli rifiuti solidi urbani. Nel servizio un camion sversava nella fossa dell'inceneritore fanghi rossastri tipici da fondami di raffineria ("materiale contaminato dal petrolio" dice il servizio), provenienti dalla captazione presso la centrale di Isola Serafini (Piacenza). Rifiuti che, provenendo da una raffineria sono considerati rifiuti speciali potenzialmente pericolosi che per legge non possono essere mescolati a rifiuti urbani e bruciati in un inceneritore come quello gestito dalla società Tecnoborgo Spa di Enia. Dall'articolo uscito su "Carta" l'otto aprile e non smentito: "... tanto che i fanghi di Isola Serafini, ricchi di idrocarburi, stanno bruciando nell'inceneritore di Piacenza".Nel servizio Tg1 lo raccontano in pura apologia di reato ambientale: ""il ragno meccanico lo mescola ai rifiuti solidi urbani". Tutto ciò è ancora più grave perché avviene a Piacenza, una città con la maggiore mortalità per cancro. Il Movimento 5 Stelle sta studiando un esposto ed invita le autorità a verificare la composizione di quanto bruciato nell'inceneritore di Piacenza proveniente dagli sversamenti illegali nel Lambro bloccati alla barriera di Isola Serafini. Si chiede la verifica della compatibilità delle autorizzazioni e in caso d'irregolarità chi abbia autorizzato la combustione di tali rifiuti e che sono a tutti a carico della Regione. Nel servizio tv veniva dichiarato che "i costi di smaltimento sono stati coperti dalla Regione Emilia Romagna". La Regione ha autorizzato questa combustione ? In base a che norme visto che è vietato per qualsiasi privato mischiare rifiuti contaminati da rifiuti speciali provenienti da una raffineria con rifiuti solidi urbani e bruciarli in un inceneritore per rifiuti solidi urbani e non trattarli presso un impianto di trattamento per rifiuti industriali. Non appena verrà insediato il consiglio regionale verrà depositata un'interrogazione urgente da parte del consigliere Giovanni Favia ed attivati contatti al Parlamento Europeo con eurodeputati stranieri per un'interrogazione sull'accaduto e chiedere se sono rispettate le norme europee." Dal MoVimento 5 Stelle Emilia Romagna
 
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